FR. L’OMELIA DI JUSTIN DELLA XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C (9)




FR. L’OMELIA DI JUSTIN DELLA XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C

TEMA: DECIDI COSA È PIÙ IMPORTANTE DELLA TUA VITA

CURA DI: Don. Justin Nzekwe

OMELIA DI DOMENICA 18 SETTEMBRE 2022

 

Nel mondo degli affari, le persone possono convincerti con la loro pubblicità a comprare anche qualcosa di cui non hai bisogno, ma quando si tratta degli affari del regno di Dio, invece di usare la stessa energia, diamo piuttosto delle scuse. Troviamo scuse per non andare in chiesa la domenica, per non avere il tempo di pregare, per non fare la carità, troviamo tante scuse inconsistenti solo perché Dio ci ha dato la libertà di adorarlo secondo la nostra coscienza. Gesù, nella lettura del Vangelo di oggi, usa l’esempio di un amministratore disonesto per insegnarci a essere creativi nel nostro cammino verso il regno di Dio. Questo amministratore disonesto, dopo aver sperperato i beni del suo padrone, fu licenziato dal suo padrone. Escogitò subito un modo per farsi amici i suoi clienti, in modo che lo accogliessero anche dopo il licenziamento. Con astuzia cancellò alcuni dei debiti che avevano con il suo padrone, in modo che potessero ricordarsi della sua gentilezza nei loro confronti quando finalmente avrebbe perso il lavoro. Tuttavia, Gesù disse: “I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce”. Gesù ha lodato questo amministratore disonesto non per essere disonesto, ma per essere abbastanza astuto da usare il poco tempo che ha per pianificare il suo futuro incerto. Gesù si aspetta anche che i cristiani usino una maggiore saggezza nel pianificare le cose del cielo.

Dio ci ha affidato un’enorme responsabilità come amministratori del suo regno. Tuttavia, se Dio vi chiamasse oggi a rendere conto di come avete vissuto la vostra vita di cristiani, sarebbe orgoglioso del vostro operato? Se possiamo prestare attenzione ai beni terreni che non durano, perché non dovremmo prestare maggiore attenzione al tesoro celeste che durerà per sempre? Dobbiamo decidere cosa è più importante nella nostra vita. Gesù ci ha detto nella lettura del Vangelo: “Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza”. Dovremmo essere in grado di cercare nel nostro cuore per sapere tra Dio e la ricchezza quale è più importante. San Paolo ci ricorda nella seconda lettura che c’è: “Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti”. Gesù è morto per tutti noi e non possiamo permettere che il suo sacrificio al Calvario sia mai stato vano. San Paolo consigliava inoltre: “raccomandando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio”. Dobbiamo sempre pregare soprattutto per i nostri leader della Chiesa, poiché essi hanno la prima responsabilità di predicare la buona novella attraverso la loro vita e le loro parole. Dobbiamo pregare affinché Dio dia loro la saggezza per poter guidare la Chiesa nel suo cammino spirituale. Infine, preghiamo in questa santa messa affinché Dio rinnovi nei nostri cuori la saggezza e il desiderio di valorizzarlo e di servirlo con fedeltà e amore per tutti i giorni della nostra vita, Amen.

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