FR. L’OMELIA DI JUSTIN DELLA XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C (4)




FR. L’OMELIA DI JUSTIN DELLA XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C

TEMA: ESPRIMI LA TUA FEDE IN DIO

A CURA DI: Don. Justin Nzekwe

OMELIA DI DOMENICA 2 OTTOBRE 2022

 

Purtroppo, molte persone che si dichiarano cristiane non hanno fede. Sono soprattutto quelli che adorano Dio quando tutto va bene. La maggior parte delle persone sane che oggi non vengono più in chiesa un tempo erano cristiani attivi. La maggior parte di loro è diventata inattiva dopo che la loro fede è stata messa di fronte a sfide difficili. Conosciamo il livello della nostra fede dal tipo di tentazione che siamo in grado di superare e di rimanere saldi come cristiani fedeli. Dobbiamo avere una fede forte per non rifiutare Dio in un momento difficile della nostra vita. Nella lettura del Vangelo di oggi, Gesù dice: “Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Tirati su e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe”. La fede, da sola, è abbastanza grande da permetterci di fare l’impossibile. Non abbiamo bisogno di avere tutta la fede del mondo per essere buoni cristiani. Dobbiamo solo avere una fede persistente come quella di Giobbe. Sebbene Giobbe avesse fede, durante i terribili momenti di tentazione iniziò a mettere in discussione tutto ciò che aveva sempre saputo su Dio, ma non rifiutò mai Dio. Perse tutto ciò che aveva, compresi i suoi amici che lo convinsero a maledire Dio, ma Giobbe continuò a confidare in Dio. Continuò a esprimere la sua fede in Dio anche quando sembrava che ogni speranza fosse perduta. Alla fine, però, Dio interviene nella sua vita e gli restituisce tutto ciò che aveva perso e anche di più.

Anche noi dovremmo essere servi fedeli che non cercano ricompense immediate per aver fatto la cosa giusta. Dobbiamo evitare di avere un rapporto transazionale con Dio. Dio non è il nostro partner commerciale, ma un padre amorevole. Molti di noi cercano una ricompensa immediata da parte di Dio per tutte le loro buone opere e, quando la ricompensa non arriva subito, dicono che Dio li ha delusi. Un vero servo fa tutto quello che il padrone vuole che faccia senza lamentarsi. Dobbiamo imparare a obbedire alla volontà di Dio con fede, umiltà e docilità. Dobbiamo imparare ad amare Dio non solo per ciò che otterremo da lui, ma perché Dio merita la nostra adorazione. La prima lettura ci ricorda che il giusto vivrà della sua fede. La nostra preghiera deve essere sempre quella di far sì che Dio continui ad accrescere la nostra fede. Questo perché non possiamo essere veri cristiani se non abbiamo fede. La fede aumenta la nostra sicurezza e la nostra fiducia in Dio. Ci fa credere che Dio non può ingannarci e che la nostra fiducia in Dio non sarà vana. La fede ci permette di credere alla Parola di Dio che ascoltiamo ogni giorno e di metterla in pratica. Non possiamo avere fede solo con le forze umane. Abbiamo bisogno dello Spirito Santo, come ci ricorda San Paolo nella seconda lettura di oggi. È lo Spirito di Dio che ravviva il dono di Dio che è in noi. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, carità e prudenza. Preghiamo che lo Spirito Santo continui a rafforzarci anche nelle nostre debolezze, affinché non ci arrendiamo mai quando sembra che ogni speranza sia perduta. Preghiamo in questa santa messa perché Dio risponda alle preghiere che gli rivolgiamo anche con la nostra poca fede, per Cristo nostro Signore, amen.

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